«Showcase» — Un palco per la diversità musicale
«Showcase»: un palco che arricchisce la scena locale offrendo visibilità ai giovani musicisti della Svizzera italiana
Da allora, quest’iniziativa offre un palco importante ai grandi della musica estera ma anche e soprattutto alla scena musicale locale. Da qui nascono interviste agli artisti e concerti live unici, sempre condivisi anche in streaming radiofonico, che emozionano e stimolano il pubblico della Svizzera italiana. «Showcase RSI»
Un investimento importante, di risorse, impegno e passione, che la RSI opera per sottolineare l’importanza della cultura musicale che unisce, educa ed ispira. Da quasi trent’anni queste immersioni musicali, offerte gratuitamente al pubblico, vengono architettate da Gian Luca Verga. «Da appassionato e fruitore di musica, e da giornalista che amava e ama ancora incontrare e intervistare gli artisti, verso la metà degli anni ’90 ho provato a creare questo programma, all’inizio solo radiofonico in seguito declinato sempre più sul web e spesso in televisione», racconta. «Un format, dunque, che potesse unire il live all’incontro, all’intervista, con la presenza del pubblico che è elemento fondamentale.» L’ispirazione arriva dalle storiche «Peel Session» della BBC, dove un celebre dj invitava musicisti scelti ad esibirsi in studio. «In quel caso però non c’era interazione, dialogo, condivisione e soprattutto non c’era il pubblico.»
Un format importante per gli artisti di casa nostra
Quando suoni dal vivo non puoi bluffare. Gli «showcase» ti confrontano con una platea importante che è pure all’ascolto radiofonico o ti guarda attraverso lo streaming. Tutti i musicisti della scena locale che che hanno vissuto questa esperienza — decine e decine: dai Vad Vuc a Sebalter, dai Make Plain a Freddie & The Cannonballs, ma anche Andrea Bignasca, Valentino Vivace, Tatum Rush, Joe Dalla & The Monks— ne sono usciti alla grande parola di Gian Luca Verga. «Alla base di ogni scelta ci sono qualità, progettualità e il talento di band e artisti che hanno già maturato delle esperienze, artistiche e di vite significative.»
L’esperienza dell’artista Tatum Rush
Per Tatum Rush, intrigante e poliedrico artista e portavoce del nuovo pop italiano, di origini italo-svizzero americane, si tratta di concerti con un’aura speciale, un’allure da evento di Gala, per via dello spazio imponente, delle luci e del set-up estremamente professionale offerto dalla RSI a Besso.
«Lo studio che ospita gli ‹Showcase› è un luogo impressionante visivamente, molto particolare e potente», racconta l’artista Tatum Rush, «sapendo che sono trasmessi via Radio e che sono anche filmati, devi prepararti in modo speciale per creare una performance particolarmente curata da vivere come opportunità.»
«Per la scena locale, e non solo, si tratta di un’occasione unica nel suo genere che dà agli artisti come me la possibilità di condividere la propria musica con il pubblico con una qualità sonora e scenica eccellenti. Questo fa sentire gli artisti valorizzati, ricorda loro che giocano un ruolo importante all’interno della vita culturale ticinese », conferma Tatum Rush: «Lo ‹Showcase› valorizza gli artisti rinnovando la voglia di creare per il pubblico e dicendogli: voi, come attori della cultura, siete una delle ragioni importanti per cui esistono le nostre radio e i nostri canali televisivi. Abbiamo bisogno della vostra creatività, arte ed energia perché la nostra regione possa vibrare di cose belle.»
Parola a Romina Kalsi aka Animor
«Sia con Rocky Wood, la mia band precedente con cui ho partecipato a due ‹Showcase›, che con Animor, il mio progetto attuale, ci siamo sempre sentiti i benvenuti a suonare in Radio, in varie occasioni e format, quando lanciavamo nuova musica o per collaborazioni con altri artisti», ci dice Romina Kalsi, talentuosa cantautrice dalla voce suadente. «La radio offre una visibilità importante alla scena locale sia tramite gli ‹Showcase› che con altri spazi, ho dei bei ricordi della partecipazione al programma Musica Viva con Alessio Arigoni e Yari Kopt ma anche al programma Confederation Music. Ci sono state poi serate speciali, come quella dedicata ai 30 anni dei Gotthard, dove è stato bello collaborare con altri artisti».
A tu per tu con gli artisti — un’emozione unica
Gli «Showcase» si basano sull’intimità, che permette un contatto reale con il pubblico. In una sala di dimensioni ridotte la magia della musica live aumenta. «L’incontro che nasce durante un’intervista e che si riversa durante il concerto può rivelarsi emozionante perché tocca il cuore del pubblico», aggiunge Gian Luca Verga.
Se solo queste mura potessero parlare
Negli studi di Besso sono transitate vere e proprie leggende della musica da Morandi a Battiato, da Jovanotti a Tiziano Ferro, da Gino Paoli alla Vanoni a Luciano Ligabue, da Vecchioni a Marco Mengoni, da Annalisa a Elisa e ancora Piero Pelù, Ezio Bosso, Paolo Fresu, Mahmood solo per nominarne alcuni. Molti sono tornati più volte e per loro espressa volontà, apprezzando il contesto intimo e caldo, la professionalità del team tecnico e la qualità del programma.
«Che si tratti di artisti locali o internazionali, ogni ‹Showcase› offre momenti emozionanti, impossibile ricordarli tutti. Io stesso spesso mi emoziono e il pubblico si emoziona, sempre: si commuove, gioisce, ride, piange, canta, partecipa. Questa è la gioia più intensa, vera, grande. Un giorno forse pubblicherò mail, messaggi e testimonianze scritte sia del pubblico che degli artisti: davvero toccanti, preziosi», racconta Gian Luca Verga. Chi frequenta i concerti cerca le emozioni, che fanno uscire dall’ordinario ed entrare nella dimensione sconfinata dell’arte. Oltre alle emozioni, chi viene agli ‹Showcase› cerca anche la qualità. «Tra i miei primi criteri di scelta c’è la qualità. Quella che trovo nel pop, nel rock, nella canzone d’autore, nelle contaminazioni», racconta Gian Luca Verga. «Al termine di ogni serata mi fermo a parlare con il pubblico perché mi piace cogliere a caldo le emozioni che ha vissuto e che ancora riverberano. Gli spunti, le riflessioni, il plauso e la gioia che trasmettono sono impagabili», dice Gian Luca Verga.
La musica porta sul palco valori importanti
Valori, storie o semplicemente spaccati di vita che condividendo possono anche esser propedeutiche o significative per chi le ascolta, e per l’artista stesso. «Il valore di una canzone, di una composizione, di una pagina musicale, lo sappiamo, spesso travalica la sua mera fruizione, scolpendo il nostro immaginario, le nostre vite», conclude Gian Luca Verga. «Negli ‹Showcase› la diversità musicale e artistica ha diritto di cittadinanza, e ci teniamo a dare uno spazio importante alla scena musicale del nostro territorio perché possa continuare a crescere, evolvere e stimolare positivamente il pubblico. È uno dei motori, è una delle prerogative di questo format. Una diversità che mi auguro possa favorire l’accoglienza, l’educazione, l’apertura mentale.»
«La musica, come l’arte più in generale, con tutto ciò di meraviglioso che può contenere, possa esser maestra di vita.» — Gianluca Verga, organizzatore degli «Showcase RSI»
Keri Gonzato, giugno 2024